Odontoiatria conservativa
Le età in cui aumenta la probabilità di avere carie sono 6 anni, 25 e dopo i 70. Perché?
Da piccoli è più scarsa la capacità di assicurarsi una corretta igiene orale. Attorno ai 25 anni spesso si tendono a dimenticare le buone regole di prevenzione e, nelle donne, il fattore gravidanza eleva il rischio perché si temono le radiografie e si cede magari a qualche voglia dolce di troppo. Da anziani è più probabile aver subito un danno parodontale che, esponendo la radice non più ricoperta dallo smalto, facilita la comparsa di carie alle radici.
Quando il dente comincia ad essere sensibile ai cibi freddi oppure masticando cibi duri, il segnale di allarme doloroso corrisponde ad un danno già avanzato; la carie ha distrutto i tessuti duri del dente quasi vicino al nervo. Bisogna non raggiungere questi limiti! Una visita ogni 6 mesi ed una seduta di igiene orale professionale con piccole radiografie di controllo interdentale sono un investimento di prevenzione sia per la salute orale che per il portafoglio; piccole otturazioni infatti hanno un costo di gran lunga inferiore ai trattamenti di devitalizzazione e protesi, necessari nelle lesioni avanzate.
Durante la pandemia del Covid-19 molti pazienti hanno rinviato i loro controlli regolari dal dentista temendo erroneamente il contagio del virus negli studi odontoiatrici; oggi si assiste ad un notevole incremento di danni ormai irreparabili che rendono inevitabile l’estrazione del dente cariato.
Un dente cariato può essere mantenuto per molti anni in salute grazie alla rimozione del tessuto infetto con strumenti mini invasivi, in assoluta anestesia e analgesia, e sostituendo la parte di dente infetta con materiali ceramici estetici e resistenti.
La qualità di un restauro conservativo dipende dalla procedura con cui viene eseguita (ad esempio l’isolamento con diga), dalla tipologia dei materiali utilizzati ma anche dalla manutenzione periodica che il paziente esegue sia a casa sia presso lo studio dentistico.